LA NOSTRA STORIAUgolino Ugolini, appassionato escursionista, fin da studente aderisce alla sezione bresciana dell' U.O.E.I. della quale per molti anni è il solerte segretario.
Fin da allora scrive a favore del movimento escursionistico e le sue relazioni vergate con stile delicatamente amoroso fanno sentire la sua alta personalità. Viene la guerra ed Egli parte come i suoi grandi fratelli e riporta ferite delle quali una alla testa che Gli procura un’infermità al sistema uditivo e che poi per un incrudimento alcuni anni dopo lo porterà alla tomba.
La sua qualità di geometra lo fa trovare nel dopoguerra in Cadore per la ricostruzione dei paesi distrutti della Valle del Boite.
E’ qui che si rivela la Sua tempra d’apostolo profondendo le doti del Suo grande cuore. Dire della Sua opera non è facile. E’ un lavoro di assistenza spirituale e materiale immane che Egli compie.
In mezzo alla buona e forte gente cadorina ridotta dalla guerra in condizioni disastrose Egli non solo è il ricostruttore dei focolari in senso materiale, ma assiste, conforta, rinsalda le famiglie. Soprattutto Egli dà tutto se stesso alla gioventù cadorina.
Prima da solo, poi con l’aiuto di volonterosi fra i quali un buon nerbo di insegnanti, organizza scuole serali e gruppi escursionistici.
Egli dà al movimento tutte le Sue possibilità finanziarie e per raccogliere fondi per le gite premio ai suoi giovani inizia un ciclo di conferenze in molte città d’Italia che suscitano in chi vi assiste una impressione enorme. E’ l’apostolo della montagna che parla e la Sua parola illustrata da magistrali proiezioni gli procura veri successi... E così i Suoi giovani scendono dalle loro baite appollaiate ai piedi delle crode e attoniti visitano le belle città Lombarde, Liguri, Piemontesi, mentre escursionisti di ogni regione salgono al paradisiaco Cadore e vi trovano una ospitalità che solo può dire chi l’ha provata. E Ugolini tutto cura, tutto organizza, tutto fa rinascere: un apostolo solo può giungere a tanto. Ma la Sua operosità cresce: tutta la Valle del Boite da Pieve a Cortina è Ugoliniana.
Ma se ricco è il Suo cuore se egli bea del bene che profonde, del proselitismo che intorno ogni giorno s’accresce, viene il giorno che bisogna pensare ad una nuova sistemazione, che ogni lavoro è finito ed i bei paesetti hanno ripreso la loro vita. Il grido di tutti lassù è: Ugolini non deve partire. E gli si dà una cattedra d’insegnante alla scuola artigiana di Pieve di Cadore e da parte di vari comuni gli si offre la cittadinanza onoraria.
Nel 1924 lascia per brevi giorni il Cadore, se ne va a Milano per ritornare lassù con la Sua Compagna. Ma la felicità è breve. Nell'aprile del 1925 in pochi giorni la ferita di guerra riacutizzatasi, lo ghermisce all’affetto di tutti e lo porta a raggiungere Bruno. Dall’ospedale di Belluno i Cadorini lo fanno tornare in vista degli abeti fra gli altari dolomitici.
Diffusione della conoscenza della montagna, addestramento all'alpinismo con l'organizzazione per i soci di corsi di roccia, ghiaccio e scialpinismo, gite ed eventi conferenze culturali e pratica degli sports invernali sia turistica che agonistica, sono gli scopi evidenziati nello statuto sociale.
Fin dalla fondazione, l'attività è stata organizzata per gruppi che, prima della seconda guerra mondiale, comprendevano anche i gruppi Pallacorda (tennis), Grotte (speleologia), Fotografi e Ciclisti. Ma l'asse portante della società sono sempre stati il Gruppo Guide, dal 1946 Circolo Rocciatori Ugolini, ed il Gruppo Sciatori, poi Sci Club Ugolini e dal 1979 Gruppo Sci Alpinistico. Al primo gruppo è affidata l'organizzazione dell'attività "estiva", corsi di roccia, ghiaccio, gite presso rifugi od in tenda.
Nel 1942 fu inaugurata la palestra di roccia della Ugolini al Giogo di
San Martino di Virle e nel 1944 il primo "corso teorico pratico di arrampicata su roccia". Vasta ed importante
l'attività alpinistica svolta dagli istruttori e dai soci ammessi al gruppo, con numerosissime prime ascensioni,
riportate su varie guide, e spedizioni alpinistiche extraeuropee.
Al secondo gruppo compete l'organizzazione dell'attività su neve e con corsi di sci alpino, fondo e scialpinismo,
compresa la certificazione dei risultati raggiunti dogli allievi. Numerose le manifestazioni sciistiche organizzate
dal gruppo, tra le quali le più importanti il Rally Sci Alpinistico dell'Adamello, effettuato ininterrottamente dal
1961 e la 12 ore di sci di fondo, conosciuta come il Trofeo Mezzalama dei duemila, in sei edizioni dal 1972 al 1980,
manifestazioni che avvalsero nel 1982 il conferimento alla Società della Stella d'Argento F.I.S.I. al merito sportivo.
Per l'attività della Società sono utilizzate le infrastrutture costituite dalla palestra di Virle Treponti (BS),
dai locali della sede in Via Marchetti a Brescia, dal Rifugio Tita Secchi al Lago della Vacca (sottogruppo del Blumone),
oltre che dal bivacco Ugolini installato nel 1980 a quota 3340mt sotto la Cima Ugolini, ed il bivacco Regosa collocato
nel 1983 alla Bocchetta della Calotta, entrambi nel gruppo dell'Adamello.
Per dare la percezione del peso dello Ugolini nella tradizione bresciana degli sports di montagna, basterà ricordare
che il numero degli allievi che ogni anno frequentano i corsi dì vario tipo organizzati dalla Società ha raggiunto
anche lo cifra di quattrocento.
Oggi la Ugolini, ormai tra le pochissime società alpinistiche rimaste indipendenti, forte dei suoi seicento Soci e
dei suoi istruttori continua ad accompagnare in montagna e ad istruire alla pratica alpinistica nuove generazioni di
appassionati, che hanno imparato o frequentare lo montagna con lo stesso spirito d'indipendenza ma anche con il medesimo
rispetto per la natura e la vita umana tramandati dagli uomini che un secolo fa fondarono la "UGOLINI".